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“Nessuno mette Baby in un angolo” è una delle più celebri frasi di uno dei film più famosi della storia del cinema.
Se non hai mai consumato pacchi di fazzolettini in pianti dirotti guardando Dirty Dancing e non sai di cosa parlo, questa è la scena originale.
Sebbene il film risulti ad oggi del tutto fuori sincro rispetto a tante cose, l’idea che rimane è che la dicitura “mettere nell’angolo” abbia una connotazione negativa.
Ci avevano messo Baby – sì non ci posso fare niente, la protagonista del film si chiamava proprio così non è colpa mia.
E c’è voluto un fichissimo eroe danzante per toglierla dall’angolo.
Se capita che ci ficcano un pugile nell’angolo, è bene che si metta il cuore in pace che lo stanno sgranando.
Se poi ti ci senti tu nell’angolo, forse è il caso che ti concentri e raccogli tutte le forze perché di sicuro non sei in una posizione invidiabile.
Eppure esiste addirittura un oggetto d’arredo concepito, ideato e creato appositamente per stare in un angolo.
L’angoliera, guarda il caso.
Ma è più forte di me, amo i controsensi e a dispetto di quanto si crede stare in un angolo a volte può essere una condizione non solo dignitosa, ma decisamente comoda.
Prima cosa, non si può stare in eterno al centro del palco sotto i riflettori.
A volte stare con le spalle coperte è più utile di quanto non sappiamo credere.
Poi un angolo si associa per sua natura al buio, e in genere così è.
Ma ogni buio si può illuminare.
Se poi ci pensa DIODER di Ikea a rischiarare l’aere, la cosa diventa interessante.
La foglia argento e oggetti preziosi in tema marino fanno il resto.
Pescioni bianchi e stelle marine intrecciate.
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L’enorme ciotola in argento, cornucopia strabordante di coralli, conchiglie e paragorgia arborea, fa pure la sua parte.
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E così che anche stare in un angolo diventa cosa indicibilmente deliziosa.
A presto,
Manuela